Le ragioni per l’estrazione del dente sono numerose, ma quello ha importanza per il paziente è in caso di necessità che lui sappia come prendersi cura della sua ferita. E’ importante, se il paziente bevesse aspirina di sospenderla una settimana prima dell’estrazione del dente, ma anche di informare il dentista di qualsiasi altro medicinale che assume in materia di malattie comuni. In alcuni casi si richiede la consultazione con un medico e autorizzazione scritta per effettuare l’estrazione. E’ assolutamente indispensabile prima di estrazione di un dente di fare una piccola radiografia.
Una volta che il dente è stato rimosso, il luogo (alveoli) si riempie di sangue che coagula nei prossimi 10-15 minuti. Si tratta di un coagulo di sangue naturale, medicazione sterile che protegge l’osso e inizia la guarigione. Si passa attraverso varie fasi di riorganizzazione e come tappa finale al posto di sezione sdentata si forma tessuto osseo. La rimozione del coagulo di sangue nelle prime ore o giorni dopo l’estrazione fa rimanere l’alveolo vuoto, che spesso porta a cosiddetta alveolite secca – una condizione dolorosa associata alla guarigione delle ferite ritardata e la necessità di ripetute visite dal dentista per poter trattarla.
Quindi dopo l’estrazione del dente:
– Non si fuma (a causa di alto rischio di caduta di coaguli di sangue e lo sviluppo di alveolite);
– Non deve essere risucchiato dalla ferita;
– Non si sputa;
– Non si sciacqua con soluzioni e pozioni;
– La ferita deve essere in completo equilibrio.
Altre linee guida sono:
– Lo stesso giorno non consumare nulla troppo freddo o caldo;
– Alimentazione con cibo morbido è principalmente sull’altro lato nei primi giorni;
– Bisogna mantenere una buona igiene orale;
– Lo sciacquo con collutorio o infusi di camomilla o sommacco da iniziare dopo il terzo giorno.